CMS open source o CMS proprietario: quale scegliere per il tuo eCommerce?

Pubblicazione: 22 Giugno 2018
Secondo una ricerca effettuata da eMarketer, il commercio online ha registrato una crescita del 27,6% nel corso del 2020 e questo tasso è destinato a salire ancora, specialmente in un periodo storico contraddistinto da profondi cambiamenti. Spesso e volentieri, gli eCommerce rappresentano il metodo più immediato e comodo per acquistare una stragrande varietà di prodotti e non è un caso se molti commercianti decidono di investire in un’attività online. Infatti, grazie agli eCommerce e alle strategie digitali che necessariamente devono affiancare la pubblicazione di un sito, ogni azienda ha l’opportunità di aumentare la propria visibilità e, di conseguenza, il volume dei propri affari.
Ma nel momento in cui si decide di aprire un eCommerce, ci si imbatte in termini tecnici e poco noti ai più. Prima di tutto occorre scegliere il CMS da utilizzare per lo sviluppo della piattaforma. Nel dettaglio, un eCommerce può essere sviluppato seguendo due strade, entrambe valide, ma contraddistinte da aspetti che possono fare la differenza sull’operatività del sito, sulla sua sicurezza e sulla sua visibilità.
Precisamente, si tratta di scegliere tra CMS open source e CMS proprietario.
Vediamo allora insieme cosa sono nello specifico e quali sono le relative differenze. Continua la lettura!
Il CMS (Content Management System) è il software dedicato alla creazione e alla gestione di un sito web. Si tratta dello strumento usato principalmente dagli sviluppatori per l’amministrazione di ogni aspetto del sito, dai contenuti alla grafica.
Esistono diverse tipologie di CMS. La prima differenziazione riguarda i CMS generici e i CMS specializzati; questi ultimi sono realizzati per la messa online di contenuti specifici, come può essere per esempio una rivista, un forum o un blog.
Altra differenziazione, molto più rilevante quando si crea una piattaforma per il commercio elettronico, è tra CMS open source e CMS proprietario. Di base, ciò che li distingue è la disponibilità del codice sorgente, da cui dipendono ulteriori aspetti che poi si ripercuotono sulla funzionalità del sito, sulla possibilità di personalizzarlo e sul livello di sicurezza.
In ogni caso, l’utilizzo dei CMS fa sì che un sito web possa essere sviluppato facilmente anche in assenza di competenze specifiche in fatto di codici HTML o di velocità di caricamento delle pagine. Sarà il software stesso a codificare i contenuti nel relativo linguaggio digitale.
Quando ci si avvicina al mondo del web e ci si affida a esperti eCommerce, la prima scelta che si è chiamati a fare è relativa alla tipologia di CMS da usare per la messa in opera della propria piattaforma. Ecco allora le principali differenze tra CMS open source e proprietario.
Quando si parla di CMS open source si fa riferimento al sistema di gestione dei contenuti di un sito, che si contraddistingue dal fatto che il codice sorgente è di pubblico dominio e quindi è accessibile da parte di chiunque sia interessato alla creazione di una pagina digitale. Gli open source sono tenuti da un team di sviluppatori, una community che si occupa anche degli aggiornamenti necessari in base alle evoluzioni del web.
I CMS open source più noti sono: WordPress, Joomla!, Drupal, Prestashop, Magento, Virtuemart e Woocommerce.
A differenza del software open source, il CMS proprietario si contraddistingue dal fatto che il codice sorgente è di proprietà esclusiva dello sviluppatore e solo questo può intervenire per la gestione dei contenuti e delle funzionalità. I CMS proprietari sono realizzati ad hoc per il singolo cliente e ogni aspetto del sito viene creato da zero.
La scelta tra l’uno e l’altro software è di tipo soggettivo e passa principalmente per l’analisi delle esigenze del cliente. Si tratta di due metodologie valide e che offrono un diverso spettro di funzioni. Per un eCommerce che sia realizzato in tempi brevi e che non comporti un investimento eccessivo, ma che sia ugualmente funzionale, i CMS open source permettono di usufruire di una piattaforma fluida e semplice da gestire. Inoltre, non c’è alcuna perdita dei dati laddove si voglia cambiare agenzia per la gestione futura del sito.
Tuttavia, i CMS proprietario si rivelano essere i migliori sotto il profilo della sicurezza e della personalizzazione della pagina. Come già detto, ogni aspetto della stessa viene realizzato dietro confronto con il cliente e in modo da rappresentare il più possibile la sua attività commerciale. Ovviamente, essendo un lavoro più impegnativo e professionale, in questo caso sono richieste tempistiche e costi maggiori.
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